LAVORO AGILE E TELELAVORO
Il lavoro agile (smart working) e il Tele-lavoro sono i nuovi modi di lavorare che abbiamo imparato a conoscere in una sorta di “percorso accelerato” in questi mesi di lockdown, lavorando dalle nostre case, con un uso ancora più ampio e sistematico di piattaforme digitali e collaborative diverse.
Non a tutti è nota la distinzione tra queste due tipologie di lavoro ‘agile’. Approfondiamo meglio.
Cos’è lo smart work (lavoro agile)
Lo smart work (lavoro agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
La definizione di smart working è contenuta nella Legge n. 81/2017 e pone dei punti fermi, tra cui:
- la possibilità che la prestazione lavorativa sia svolta in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale;
- la previsione secondo cui la prestazione lavorativa possa svolgersi attraverso l’uso di strumenti tecnologici e nel caso in cui sia il datore di lavoro ad assegnarli al lavoratore, egli rimane responsabile anche della loro sicurezza e del loro buon funzionamento;
- la previsione della stipula di un accordo scritto tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli, obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro.
Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie.
In seguito alla recente emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), il Presidente del Consiglio dei ministri ha emanato il nuovo Decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18, che interviene sulle modalità di accesso allo smart working, confermate anche dalle successive disposizioni emanate per far fronte all’emergenza.
In sostanza, è stato raccomandato il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.
Cos’è il tele lavoro
Il tele lavoro è un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell’ufficio o dell’azienda, facilitato dall’uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell’organizzazione, sia nella modalità di svolgimento.
Tipicamente, il telelavoro consiste nel trasferimento dell’attività lavorativa dalla sede aziendale ad altra sede stabile, tipicamente la casa del lavoratore, dove il datore trasferisce le stesse responsabilità di idoneità e sicurezza che avrebbe avuto in ufficio.
Requisito essenziale del telelavoro è la dotazione di strumenti informatici e telematici adeguati da parte dell’azienda.
Normativamente, il telelavoro è regolato dall’accordo interconfederale del 9 giugno 2004. Contrattualmente, è una scelta definitiva o a lungo termine regolata da un contratto collettivo che disciplina il rapporto tra il datore e i dipendenti.