Quali sono i più importanti fattori di rischio per i lavoratori anziani?

Fonte: IPSOA

Nel mondo del lavoro si assiste nel tempo a continue mutazioni delle caratteristiche della popolazione lavorativa sotto vari aspetti di carattere sociale, economico e demografico. E, come rilevato in molti articoli del nostro giornale, negli ultimi anni nei paesi occidentali è sempre più evidente il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione lavorativa.

Ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito “come lavoratore che invecchia (aging o ageing) colui che supera l’età di 45 anni e come lavoratore anziano (aged) chi ha oltre 55 anni”.

E a conferma del progressivo invecchiamento della popolazione, “nella UE15 si stima che nel 2025 i lavoratori di età tra 50 e 64 anni saranno il 35%, pari al doppio dei minori di 25 anni, ponendo problemi di sostenibilità economica, anche dal punto di vista sanitario e pensionistico, rendendo di conseguenza necessaria una maggior durata della vita lavorativa”.

A segnalarlo e a fornire alcuni dati numerici e indicazioni sui problemi infortunistici e i rischi dei lavoratori anziani è una recente scheda informativa pubblicata da INFOR.MO, strumento per l’analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

I dati sugli infortuni dei lavoratori anziani