Nuovi DPCM per verifiche dei green pass nei luoghi di lavoro

Sono stati firmati ieri due nuovi DPCM in tema di verifiche dei green pass.

Il primo, che deve ancora essere pubblicato in G.U., apporta modifiche al precedente DPCM del 17 giugno 2021 sulle modalità di controllo del possesso delle certificazioni verdi ed introduce in particolare, per quanto concerne il settore privato, la possibilità di avvalersi di nuovi strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso del green pass:

  1. utilizzo di un pacchetto di sviluppo per applicazioni (Software Development Kit-SDK), rilasciato dal Ministero della Salute con licenza open source, che consente di integrare nei sistemi di controllo degli accessi, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, le funzionalità di verifica della Certificazione verde COVID-19, mediante la lettura del QRcode;
  2. interazione, in modalità asincrona, tra il Portale istituzionale INPS, e la PN-DGC (Digital Green Pass), per la verifica del possesso delle Certificazioni verdi COVID-19 in corso di validità da parte dei dipendenti dei datori di lavoro, con più di 50 dipendenti.

Con il secondo DPCM il governo sono state approva le linee guida per il personale delle pubbliche amministrazioni.

Le linee guida lasciano libero il datore di lavoro pubblico di stabilire le modalità attuative.

Tra le indicazioni fornite dal Governo:

  1. possibilità, per i soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, di avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta;
  2. i controlli sul green pass dei lavoratori che arrivano da società di somministrazione devono essere effettuati sia dall’agenzia di somministrazione sia dall’impresa utilizzatrice.