Codice di prevenzione incendi, pubblicato dall’Inail uno studio sui fondamenti generali
Da sempre gli incendi sono uno dei pericoli maggiormente temuti dalla collettività, perché in pochi attimi possono andare perdute abitazioni, fabbriche, interi edifici, talvolta anche vite umane, con danni irreparabili e incalcolabili.
Le immagini del Museo Nazionale del Brasile di Rio de Janeiro andato a fuoco a fine estate scorsa, il cui disastro, non quantificabile in termini economici e culturali, sono purtroppo cronaca recente.
Così come il tragico infortunio mortale costato la vita, nel settembre scorso, a due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo, rimasti intossicati da un gas inodore, l’argon, sprigionatosi dal sistema antincendio e in grado di sottrarre ossigeno all’ambiente in caso di combustione, un sistema diffuso soprattutto dove si conservano documenti cartacei. Per questo motivo gli incendi costituiscono uno degli argomenti maggiormente monitorati e analizzati tra le tematiche generali di prevenzione e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sono oggetto di corsi specifici nella formazione antinfortunistica degli addetti ai lavori. E gli estintori di colore rosso presenti nei corridoi di uffici pubblici e sedi di lavoro private ricordano costantemente a ciascuno di noi la potenziale pericolosità del fuoco.
Resistenza al fuoco delle strutture portanti, finalizzato alla costruzione di una più efficace strategia antincendio.
Il Codice di prevenzione incendi, nella sezione “Strategia antincendio”, prevede dieci capitoli dedicati alle Misure di riduzione del rischio di incendio.
Il capitolo S.2 tratta della resistenza al fuoco delle strutture e offre ai progettisti molteplici opportunità per la risoluzione dei problemi di ingegneria strutturale in caso di incendio.
La pubblicazione dell’INAIL fornisce una serie di casi studio che illustrano l’applicazione delle soluzioni conformi e alternative.