COVID-19 INDICAZIONI ISS SULLA GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato una nuova versione del Rapporto n. 5/20, con indicazioni aggiornate per la prevenzione e la gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2.
Per quanto riguarda gli edifici dotati di impianti di ventilazione meccanica primaria (in cui l’aria viene prelevata dall’esterno, trattata e inviata meccanicamente nei locali), l’indicazione di eliminare la funzione di ricircolo dell’aria, pur continuando a rimanere consigliata, non è più così tassativa come nel precedente Rapporto.
Viene infatti prevista anche l’ipotesi in cui non sia possibile disattivare tale quota di ricircolo, a causa delle limitate specifiche di funzionamento legate alla progettazione, con il suggerimento, in questi casi, di far funzionare l’impianto adattando e rimodulando correttamente la quantità di aria primaria necessaria a tali scopi e riducendo la quota di aria di ricircolo, unitamente al consiglio di aprire nel corso della giornata lavorativa le finestre e i balconi per pochi minuti più volte a giorno per aumentare ulteriormente il livello di ricambio dell’aria, se ciò non causa problemi di sicurezza.
Per quanto concerne gli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento con apparecchi terminali locali, le indicazioni divergono totalmente da quelle precedenti.
Se infatti l’indicazione era di tenerli fermi per evitare che con il ricircolo dell’aria, si potessero diffondere, all’interno della struttura, eventuali contaminanti, ora, al contrario, viene consigliato, a seguito della riorganizzazione “anti-contagio”, di mantenere in funzione tali impianti in modo continuo, tenendo chiusi gli accessi (porte).
Viene poi suggerito di programmare una pulizia periodica, ogni quattro settimane, in base alle indicazioni fornite dal produttore ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo del fancoil/ventilconvettore per mantenere gli adeguati livelli di filtrazione/rimozione.