COVID-19 DECRETO LEGGE N. 52 DEL 22 APRILE 2021
Il governo ha approvato il nuovo decreto con le misure “anti-Covid” dal 26 aprile al 31 luglio.
Riapertura dei ristoranti
Le prime attività che potranno riaprire saranno quelle legate al settore della ristorazione: bar e ristoranti potranno riaprire sia a pranzo che a cena in zona gialla, ma solo negli spazi all’aperto. Per la riapertura anche al chiuso bisognerà aspettare almeno il 1° giugno: da quella data bar e ristoranti potranno stare aperti anche al chiuso, ma solo fino alle 18.
Continueranno ad essere permessi i servizi di consegna a domicilio e di asporto, nel rispetto dell’orario del coprifuoco.
Coprifuoco
Il coprifuoco dalle 22 alle 5 resterà in vigore anche nella zona gialla, come in quella arancione e rossa.
Cinema, teatri e musei
Dal 26 aprile riaprono (sempre in zona gialla) anche cinema, teatri e sale da concerto, anche se nel rispetto di stringenti norme anti contagio.
I posti a sedere saranno pre-assegnati tramite prenotazione e si dovrà rispettare una distanza tra uno spettatore e l’altro di almeno un metro in modo da avere una capienza che non superi il 50% del totale.
Gli ingressi saranno comunque contingentati per avere un massimo di mille spettatori all’aperto e 500 negli spazi chiusi.
Piscine e palestre nelle Regioni in zona gialla
Le riaperture potranno essere effettuate nelle Regioni in zona gialla: dal 15 maggio, potranno riaprire le piscine all’aperto, mentre per le palestre il giorno della ripartenza sarà il 1° giugno. Anche per queste attività andranno rispettate precise norme anti-contagio, dalle distanze di sicurezza agli ingressi contingentati.
Fiere, convegni e congressi
Dal 15 giugno è consentito, in zona gialla, lo svolgimento in presenza di fiere, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati.
Dal 1° luglio, in zona gialla, sono altresì consentiti i convegni e i congressi.
Spostamenti tra le Regioni gialle
Con il ritorno della zona gialla ci si potrà nuovamente spostare liberamente tra le Regioni che fanno parte di questa fascia.
Non bisognerà quindi presentare il modulo di autocertificazione o il nuovo Pass allo studio del governo per muoversi anche tra le Regioni in zona rossa e arancione.
Anche nella zona gialla, comunque, sarà permesso spostarsi tra le Regioni sempre nel rispetto del coprifuoco dalle 22 alle 5.
Come funziona il Pass per spostarsi tra le Regioni di colore diverso
Novità: anche tra le Regioni che si trovano in zona rossa e arancione sarà possibile spostarsi.
Ad oggi lo poteva fare solo chi aveva comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità, o chi faceva ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Dal 26 aprile, invece, chi si vuole spostare tra Regioni di coloro rosso o arancione lo potrà fare esibendo il nuovo Pass che sta preparando il governo sul modello del Green Certificate europeo. Si tratta di un documento che attesterà l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito negativo a tampone effettuato nelle 24 ore precedenti.
Riapertura delle scuole
Per quanto riguarda le scuole, ci sono delle novità per le zone arancioni e gialle.
Nell’area rossa le regole non cambiano: per le superiori la presenza è prevista da un 50% fino a un massimo del 75%. In quella gialla e arancione ritorno in presenza al 70% fino ad un massimo del 100%, secondo una modalità più flessibile che tenga conto ogni volta dei singoli casi. Per scuole dell’infanzia, elementari e medie, invece, la didattica in presenza rimane al 100%.
Come cambiano le regole nelle zone rosse e arancioni
Sostanzialmente, le novità contenute nel decreto Covid del governo sulle riaperture riguardano le zone gialle.
Per l’area arancione e rossa, invece, le regole non cambiano.
Al seguente link FAQ misure adottate ha predisposto una piantina dell’Italia: cliccando sulla mappa è possibile visualizzare le FAQ relative alle disposizioni in vigore nella zona interessata.
Si precisa che questa sezione tiene conto esclusivamente delle misure introdotte da disposizioni nazionali.
Le Regioni e le Province autonome possono adottare specifiche ulteriori disposizioni restrittive, di carattere locale, per conoscere le quali è necessario fare riferimento ai canali informativi istituzionali dei singoli enti.